Questa tecnica nasce dagli studi condotti da Vodder all’inizio del secolo scorso, e di Leduc negli anni ’70.
Il linfodrenaggio o drenaggio linfatico manuale è una metodica che utilizza manovre di massaggio a bassa pressione, attraverso la compressione e la trazione della cute, stimolando la circolazione linfatica. Ha la peculiarità di ridurre i ristagni di liquidi,in particolare gli accumuli di tossine, facilitandone il deflusso e rendendo quindi possibile la riduzione degli edemi linfatici.Può venire associata all’utilizzo di bendaggi compressivi, calze a compressione graduata,ginnastica e presso terapia.
Cenni anatomici
Tutte le cellule del nostro corpo vivono immerse in un liquido detto interstiziale: questa sostanza è soggetta a ricambio continuo. Il liquido arriva dai capillari arteriosi mentre lo scarico avviene attraverso i capillari venosi ma soprattutto grazie alle diramazioni linfatiche.
Questi canalicoli che raccolgono anche le scorie cellulari, raggiungono il sistema linfatico periferico collegato ai linfonodi dove la linfa viene purificata e poi restituita al sistema venoso principale.
La presenza di un’alterazione in questo sistema, dovuta a molteplici fattori (traumatici, metabolici, immobilità, asportazione chirurgica di linfonodi) causa un accumulo delle scorie e un ristagno dei liquidi a livello interstiziale che provoca gonfiori e, col passare del tempo, vere e proprie modificazioni dei tessuti.
Quando si usa?
Il drenaggio linfatico manuale viene utilizzato principalmente in presenza di edemi di tipo linfatico causati da:
insufficienza linfatica primaria per insufficiente numero di linfonodi o dei capillari linfatici. Il sistema linfatico non può quindi lavorare come dovrebbe, determinando così il formarsi di edemi che possono essere presenti già alla nascita o svilupparsi nel corso della vita;
insufficienza linfatica secondaria, in genere in conseguenza di interventi chirurgici nei quali vengono asportati o linfonodi (parzialmente o totalmente) o vengono interrotte le vie linfatiche) per es. mastectomie con asportazione dei linfonodi causa edemi dell’arto superiore e al torace).
Ma il linfodrenaggio, con i suoi lenti e ritmici movimenti, trova in realtà grande applicazione non solo negli edemi linfatici ma anche in edemi da trauma, da insufficienza venosa e anche in caso di cellulite o lipedema.